Domande frequenti
In caso di morte presso l’abitazione privata occorre innanzitutto contattare il medico di famiglia o la guardia medica affinché si occupi della constatazione del decesso. In caso di dipartita in ospedale, sarà la struttura stessa che ne farà la dichiarazione di morte. Se, infine il decesso avviene in luogo pubblico, occorrerà contattare in primis le forze dell’ordine che disporranno il trasporto del cadavere. Una volta espletata la costatazione di morte, si potrà procedere a contattare la propria agenzia funebre di fiducia.
Nel territorio nazionale il regolamento impone l’attesa di almeno 24h dalla costatazione di decesso prima di poter sigillare il feretro e celebrare il rito funebre scelto. In caso di morte improvvisa le ore salgono ad almeno 48. Non è d’altro canto previsto un tempo massimo, purché il corpo sia conservato nel rispetto della normativa sanitaria.
Il certificato di morte viene fornito dal Comune dove è avvenuto il decesso. Generalmente viene consegnato nel momento del funerale ma può capitare, soprattutto a cavallo con i fine settimana, che possano volerci alcuni giorni. I certificati di morte saranno comunque sempre disponibili presso i Comuni di residenza e decesso.
La normativa che regola l’accesso per le salme nei cimiteri varia da luogo a luogo. Generalmente il Comune concede l’autorizzazione alla sepoltura a chiunque sia nato o sia stato residente per almeno un giorno prima della dipartita. In caso contrario, è comunque possibile effettuare la richiesta nel Comune scelto che di volta in volta avrà facoltà di concedere o meno il permesso.
Da diversi anni l’autorità sanitaria consente il trasporto della salma da un luogo o una struttura pubblica verso l’abitazione o il centro funerario dell’agenzia funebre, così da poter vegliare il proprio caro fino alla celebrazione del rito funebre.
Occorre innanzitutto un’autorizzazione scritta di pugno da parte del deceduto o dei suoi familiari o infine, in base alle circostanze, un atto notorio per la cremazione o manifestazione di volontà. Questo documento andrà poi consegnato al Comune di decesso o di residenza per comunicare la scelta di cremazione.
Nel caso la famiglia si trovi in una situazione economica di effettiva difficoltà o nell’eventualità che il defunto fosse stato seguito dall’ufficio servizi sociali, è possibile che l’amministrazione comunale si faccia carico delle spese necessarie ad una degna sepoltura. L’agenzia funebre in questo caso potrà semplicemente fornire una consulenza sommaria sull’iter da seguire.
La legge vieta categoricamente il procacciamento di servizi funebri in qualsiasi struttura sanitaria o luogo pubblico. L’ospedale ha comunque l’obbligo di fornire un elenco di imprese funebri tra cui scegliere in piena libertà.
È possibile detrarre le spese sostenute per l’organizzazione del funerale per un massimo di 1550€. È comunque necessario che chi si è direttamente fatto carico del pagamento sia la stessa persona fisica del richiedente della detrazione fiscale.